L’uomo, colpevole dell’omicidio di Melania Rea, ha compromesso la sua situazione con un intervento su “Chi l’ha visto?”.
Salvatore Parolisi ha impiegato poco tempo per farsi revocare tutti e 15 i permessi conquistati in carcere lo scorso ottobre. L’uomo, che aveva ucciso la moglie Melania Rea nel 2011, aveva ottenuto maggiore libertà nell’arco della sua permanenza in prigione ma ha buttato tutto alle ortiche con un singolo intervento in televisione.
Parolisi è stato intervistato da “Chi l’ha visto?”, programma di Raitre in cui l’uomo ha affermato che a lui “non hanno mai provato” l’omicidio della moglie. Quelle parole, pesanti e poco rispettose delle sentenze passate, avevano fatto imbestialire il fratello della donna uccisa e hanno convinto il tribunale di sorveglianza a revocargli i permessi.
La revoca delle libertà di Parolisi
Ma come è possibile che quelle parole abbiano spinto i giudici a togliergli le libertà acquisite in galera? Secondo Rosanna Calzolari, magistrata che si è occupata del caso, quelle frasi dimostrano che Parolisi non ha “compreso il significato” della condanna. In questo modo, l’uomo ha svalutato il suo percorso di correzione, riabilitazione e reniserimento, oltre che “la figura della donna“.
Per il tribunale, infatti, Parolisi non ha compreso la valenza dei permessi-premio. Queste maggiori libertà che gli erano state concesse hanno una funziona pedagico-propulsiva: l’idea è quella di reniserire sempre di più il detenuto all’interno della società.